CLIMACUS (climax, radice greca e latina, significa scala) è il nome di un neuma gregoriano (gruppo di tre o più note) dall’inconfondibile identità grafica.
Nel 2006 il Coro CLIMACUS, con tre soli coristi, come l’araba fenice sorge dalle ceneri del Coro Cantus Deliciae.
Ora il Coro CLIMACUS è composto di nove coristi: studia e canta quasi esclusivamente gregoriano avendo come riferimento la Scuola francese di Solesmes.
Le melodie gregoriane hanno un’intensità poetico-religiosa tale da poter essere definite universali: descrivono pace interiore, attesa, senso di colpa, preghiera, festa, inquietudine, lamento, timore, desiderio di perdono, speranza, dolore, protesta, estasi, gioia, ricordi…; per questo ancora oggi, dopo secoli, il canto gregoriano conserva un forte fascino che va oltre l’orizzonte religioso.
Il coro CLIMACUS vuole tenere vivo questo bene culturale, parte del patrimonio artistico musicale europeo che, se non cantato, resta incomprensibile, muto, inibito, chiuso nei codici, nel buio degli armadi di sacrestie o biblioteche, negli scaffali degli archivi, nelle teche dei musei.
Il Coro CLIMACUS, pur non essendo legato a nessuna Parrocchia, canta gregoriano in alcune celebrazioni liturgiche: ad esempio a Nonantola (MO).
Il Coro CLIMACUS è iscritto alla’Associazione Emiliano Romagnola Cori (AERCO)